di Fabrizio Biolé
Alla faccia dell’annunciata fine del mondo, il 21 dicembre 2012 chi il mondo vuole cambiarlo si terrà per mano.
Sui 54 km che collegano Torino a Susa, infatti, migliaia di mamme, lavoratori, stranieri, bambini, disoccupati e tanti altri semplici cittadin* stringeranno le loro mani per creare una catena di solidarietà umana e ristabilire un nuovo equilibrio tra natura e artificio, giusto, responsabile e consapevole: questo è l’obiettivo del S.U.S.A., ovvero il Sentiero Umano di Solidarietà Artistica e Ambientale.
Un grande gesto artistico collettivo, preludio di una vera e positiva “ri-nascita”; una potente azione simbolica di riconciliazione fra Natura, Arte e Comunità, che dall’Italia si irradierà al mondo intero.
Alle h. 12.21, uomini e donne, giovani e anziani, italiani e immigrati che intendono preservare la naturale integrità del territorio in cui abitano si tenderanno la mano per tre minuti, dimostrando con un gesto tanto semplice quanto potente la meravigliosa grandiosità e fattibilità della loro idea di armonia tra natura, arte e comunità quale unico connubio capace di preservare il mondo per le generazioni future.
La scelta della Valle di Susa come luogo di arrivo del “sentiero umano” non è casuale, bensì altamente simbolica per la storia d’incontro, dialogo e integrazione tra culture e genti diverse di una storica vallata alpina sulla quale grava oggi la minaccia della Treno ad Alta Velocità.
Il TAV, un altro “sentiero” che ben poco ha d’armonioso – soprattutto per le aeree e le popolazioni che attraversa – mentre molto ha di lucroso – esclusivamente per le ditte e gli interessi che servirà.
Nell’intenzione dell’ideatore del SUSA, l’artista italiano Michelangelo Pistoletto (già esponente di spicco del movimento dell’Arte Povera), il progetto SUSA servirà a richiamare tutti e tutte a quella responsabilità e quella consapevolezza fondamentali per costruire insieme un futuro sostenibile per l’umanità e il pianeta.
Il Comitato Promotore e quello Organizzatore, inoltre, sono convinti che solo una simile mobilitazione, pacifica e che utilizza lo strumento dell’arte per comunicare la necessità del cambiamento, sarà in grado di far comprendere l’intima essenza del vero ed inequivocabile stretto rapporto tra i membri d’ogni comunità e i loro territori d’appartenenza.
La forza di tale legame, è la convinzione alla base del SUSA, contribuirà a costruire nuovi orizzonti di senso e concrete occasioni di giustizia e lavoro.
L’intero evento sarà a bassissimo impatto ambientale e si snoderà da Piazza Castello a Torino fino a Susa costeggiando fuori città la SS25.
È ancora possibile iscriversi all’iniziativa così da riservare il proprio posto lungo il percorso, basta collegarsi al sito www.sentieroumano.it in ogni caso l’evento prevede un programma ricco di eventi artistici e culturali che si svolgeranno lungo il percorso.
Io ci sarò, al chilometro zero, in piazza Castello a Torino.