di Gruppo Consiliare Progetto Partecipato
Prosegue la mobilitazione per l’attuazione dei risultati dei referendum sull’acqua bene comune del 12 e 13 giugno 2011.
Il 28 dicembre 2012 l’Authority dell’Energia Elettrica e del Gas (AEEG), dopo i referendum, aveva varato una tariffa idrica che di fatto cancellava i risultati referendari di giugno 2011, reinserendo quanto abrogato dal voto democratico.
Come faremo presente attraverso uno specifico ordine del giorno di prossimo deposito in Consiglio Regionale (non è il primo e, purtroppo, non sarà l’ultimo), recentemente il Consiglio di Stato, con il parere n° 267 del 25 gennaio 2013, ha decretato che l’abrogazione del 7% di remunerazione del capitale investito – obiettivo raggiunto con il secondo quesito che aveva raggiunto il 95% dei consensi – doveva avere effetto immediato a partire dal 21 luglio 2011, data di promulgazione dell’esito referendario.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ha denunciato ogni tentativo di scippo della sovranità sull’esito referendario al popolo italiano e ha anche chiesto le dimissioni dei vertici dell’AEEG, che nonostante il parere del Consiglio di Stato ha varato tariffe “truffa” ancora comprensive del 7%, proseguendo nel furto di democrazia e cancellando il voto democratico, popolare e sovrano dei cittadini del 12 e 13 giugno 2011.
La nuova tariffa idrica deve essere decurtata del 7% che i cittadini italiani hanno continuato a pagare illegalmente fino ad oggi e che quindi va restituito alle famiglie.
Sabato 9 febbraio alle h 15.00 in piazza palazzo di Città, di fronte al Municipio, il Comitato Acqua Bene Comune di Torino ha organizzato una manifestazione: il popolo dell’acqua torna in piazza per ribadire che si scrive acqua e si legge democrazia!
Fuori l’acqua dal mercato, fuori il profitto dall’acqua! (fg)