Archivio per la categoria ‘arte e cultura’

Progetto Partecipato “Lou Viol”: obiettivo raggiunto!

Pubblicato: 25 settembre 2013 da mallamacidaniele in ambiente, arte e cultura, trasporti

di Gruppo Consiliare Progetto Partecipato

Lou Viol è un associazione ONLUS nata a Gaiola (CN) nel 2012 per occuparsi di sentieristica, recuperando sentieri abbandonati o inutilizzabili e rendendoli nuovamente fruibili dai cittadini e dai turisti, nonché di tutti gli amanti della natura

Si compone di volontari dalle età più disparate i quali periodicamente fanno squadra per interventi mirati, unendo lavoro manuale e momenti conviviali.

Il recupero dei sentieri, oltre al valore ambientale e naturalistico, porta in sé anche un prezioso e profondo legame con le radici del territorio e della popolazione locale, oltre che essere di fatto parte integrante del processo di concreta attuazione dell’art. 9 della Costituzione che afferma “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storicoe artistico della nazione“.

Il progetto proposto da Lou Viol serve a unire innumerevoli piccoli punti apparentemente senza significato (muretti, fontane, cappelle, piste, sorgenti, postazioni panoramiche, ecc.) attraverso la creazione di una “rete virtuosa” di sentieri percorribili da tutti, con il posizionamento di appositi cartelli informativi nei punti di maggior interesse storico, paesaggistico e naturalistico.

Il contributo del Progetto Partecipato servirà all’acquisto del materiale necessario per svolgere questa attività di informazione, divulgazione e lettura della rete sentieristica.

PENTAX Image

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Lou Viol utilizzerà infatti le risorse per costituire una sorta di “kit” tipo di bacheca in legno di castagno autoctono e tramite la lavorazione di artigiani locali, così da far riscoprire la cultura, la storia e le tradizioni di una valle occitana e trasmettere alle nuove generazioni l’entusiasmo utile ed indispensabile per conservare e valorizzare l’ambiente che circostante.

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di Gruppo Consigliare Progetto Partecipato

Dopo poco più di due mesi la Giunta Regionale ha dato una risposta parziale alla mia interrogazione sullo stato dei contributi agli Istituti Storici della Resistenza, instancabili contesti di tutela, studio e divulgazione dei principi costituzionali e degli aspri conflitti che portarono alla loro stesura.

Essendo di fatto enti senza entrate proprie, essi sopravvivono grazie ai contributi forniti dagli enti che ne fanno parte, fungendo da insostituibili archivi, luoghi di ricerca e di valorizzazione del patrimonio storico-culturale, legati agli eventi che hanno caratterizzato la nostra regione negli anni precedenti alla Liberazione.

Formalmente: nella seconda metà di aprile 2013, gli uffici della Regione avrebbero deliberato la liquidazione in un’unica soluzione dei contributi del 2012, diminuiti di quasi la metà rispetto a pochi anni fa. Formalizzazione alla quale però, ad oggi, fine giugno 2013, non ha ancora avuto seguito l’effettiva erogazione.

E così ci troviamo nel settantesimo anniversario della Lotta di Resistenza con più dubbi che certezze, e a sei mesi dalla fine del 2012, in attesa del concreto trasferimento delle risorse regionali relative ad attività chiuse ormai da un semestre e senza impegno concreto per  l’annualità corrente se non un laconico: “Sarà fatto ogni sforzo da parte della Giunta Regionale per assicurare analogo impegno anche per l’anno 2013”.

Mi si permetta il parallelismo: proprio nei giorni in cui porgiamo l’ultimo saluto all’ultimo Padre Costituente, impegnato sessantott’anni orsono nella redazione della nostra Carta fondamentale, nata proprio dalla Resistenza, viviamo i dubbi e l’angoscia di uno stravolgimento bipartisan dei principi della stessa, senza che molti di essi siano stati nei decenni sostanzialmente applicati. Contestualmente, la precarietà degli Istituti è sempre più percettibile e profonda, come se custodire e continuare a divulgare le contraddizioni e il successivo riscatto del nostro paese nella storia recente, fosse ormai inattuale impegno di pochi anziché doverosa responsabilità di tutti!

C’è vita in città!

Pubblicato: 29 Maggio 2013 da fabiole in ambiente, arte e cultura, decrescita, salute
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Clicca l’immagine per vedere il video della presentazione del progetto

di Gruppo Consiliare Progetto Partecipato

Biodiversità in città” è il nome dell’interessante progetto propostoci da Isabella Zanotti e presentato alla conferenza stampa del 23 maggio scorso presso il Museo di Scienze Naturali di Torino (clicca l’immagine a fianco per vedere il video della presentazione del progetto).

Isabella intende realizzare un blog di contenuti ambientali e partecipato dai cittadini di Torino e del torinese.

Il blog vuole essere uno strumento di comunicazione e informazione, funzionale a promuovere una maggiore conoscenza della biodiversità cittadina, allo stesso tempo incoraggiandone una gestione radicalmente innovativa, tanto nella forma (come tutelare la biodiversità?) quanto nella sostanza (perché tutelarla?).

Tale riscoperta e valorizzazione della biodiversità, infatti, costituisce l’elemento centrale per interrompere ed invertire quel generale e pericoloso processo di distruzione dell’ecosistema, in atto anche e soprattutto nelle nostre metropoli.

Spiegando e diffondendo un’idea della biodiversità diversa da quella tradizionale, ovvero intesa come fondamento della salute umana e dell’ambiente, il blog si pone l’obiettivo di raccontare e favorire la biodiversità urbana mediante l’interfaccia d’un sito e di una mappa interattiva.

Usando questi due canali, i cittadini/utenti potranno facilmente ed efficacemente segnalare i luoghi e i momenti nei quali accada loro d’imbattersi in una manifestazione del patrimonio cittadino di biodiversità, per esempio quando scorgono un uccello particolare o scoprono un grande albero.

Su una simile interazione, il blog proverà a costruire un’identità collettiva alternativa a quella attuale, fondata su un’irrisolvibile dicotomia uomo/natura.

L’identità della collettività del futuro, invece, dovrà ruotare attorno ad una nozione di biodiversità nella quale tra l’animale uomo, il suo ambiente (la città) e il suo ecosistema non vi siano divisioni o conflitti di sorta.

Ciò sarà possibile solo facendo avanzare il prima possibile e il più possibile l’alfabetizzazione ecologica, facendo progredire la vivibilità urbana e facendo aumentare la quantità e la qualità delle informazioni condivise.

Data l’ambizione del risultato, la realizzazione del blog s’articolerà in un vero e proprio “percorso di rete” che coinvolgerà anche quelle numerose,  ma poco note realtà cittadine che già operano nell’ambito della biodiversità avanzandone una concezione diversa da quella dominante, in ambito pubblico e privato. Inoltre, il progetto si avvarrà della collaborazione di scrittori, giardinieri, artisti che già operano per la salvaguardia del patrimonio naturale cittadino.

Grande e continua importanza, infine, rivestirà il coinvolgimento di quei gruppi o individui attivi nella costruzione di orti urbani e di giardini privati e pubblici, verranno coinvolte  le scuole e centri di ritrovo giovanili.

L’interazione e l’integrazione di tutti questi soggetti avverrà attraverso un modello di organizzazione dei dati basato su costanti e liberi aggiornamenti autonomamente postabili sul blog stesso, così da accrescerne la visibilità e amplificarne le sinergie di rete.

Il progetto si dipanerà per la durata iniziale di un anno, interamente finanziata in due tranches (di cui una già investita e fatturata) dal Fondo Progetto Partecipato, per poi automantenersi anche dal punto di vista economico ed avere uno sviluppo potenziale attraverso la contaminazione di altre realtà urbane piemontesi.

forteexillesdi Fabrizio Biolé

Inaccettabile la situazione che si è andata creando rispetto ad una delle attrazioni turistico-culturali tra le più significative della Provincia di Torino, il Forte di Exilles.
A partire dal 2000 il Museo della Montagna, attraverso una convenzione gestisce in nome e per conto della Regione, la struttura. Purtroppo però via via che le risorse regionali diminuivano, l’attività si è ridotta sensibilmente e rischia in questi giorni di interrompersi. E questo in una situazione che vede ancora lontana la liquidazione delle risorse regionali relative al contributo del 2012.

Come può una Regione come il Piemonte dimenticarsi o far finta di dimenticarsi delle proprie eccellenze, che, nella fattispecie hanno potenzialità enormi?

Come possiamo ancora una volta assistere all’abbandono da parte delle istituzioni di un contesto a favore del quale in passato si sono spesi svariati milioni di euro di risorse pubbliche?

Partendo dal presupposto che la contingenza economica non permette roboanti promesse, ho depositato presso il Consiglio Regionale un ordine del giorno che semplicemente impegna la Giunta ad un atto di buon senso: proporre e condurre un percorso di pianificazione e confronto per il futuro del Forte, ciò che spesso amministratori locali e attori direttamente competenti hanno sommessamente richiesto. Mi auguro che la proposta venga presa in considerazione seriamente e fino ad una programmazione consapevole e dettagliata!

Un artista al giorno…

Pubblicato: 13 marzo 2013 da mallamacidaniele in arte e cultura, salute

locandina_pianezzadi Fabrizio Biolé

L’arte non è solo musei e gallerie, non è opera soltanto di artisti quotati e esclusivi: l’arte è anche altro, oltre l’elitario, oltre il mercato.

Dal 16 marzo, la Biblioteca di Pianezza ospiterà una mostra che coinvolgerà 32 artisti che hanno creato opere capaci di offrire e suggerire uno sguardo diverso sulla realtà che ci circonda, a partire da un riferimento comune: la mela.

Sinonimo di bellezza (la mela d’oro che Paride donò ad Afrodite scegliendola come la più bella dell’Olimpo), ricchezza (li tre pomi d’oro del Giardino delle Esperidi che Ercole ottenne in premio per la sua undicesima fatica), peccato (la mela che Eva offrì ad Adamo nell’Eden), abilità (la mela centrata con una freccia da Guglielmo Tell), intelligenza (la mela che cadde in testa all’addormentato Isaac Newton), pericolo (la mela avvelenata morsa da Biancaneve), potere (la Grande Mela, città “ombelico del mondo”) o marketing (la mela del logo di Apple): a Pianezza, quest’elemento ricorrente e polivalente della simbologia costituirà il filo conduttore della mostra, intitolata “La mela nell’arte”.

Sabato 16 marzo, alle h. 17.15, in via Matteotti 3, nella biblioteca di Pianezza, si svolgerà l’inaugurazione, alla quale interverranno, insieme a me,  l’Assessore alla Cultura del Comune di Pianezza Silvia Bracco, la pittrice e Presidente di Nichelin Art nuova edizione Anna Maria Lamberti Pizza e lo sculture Pino Scarfò.

L’ingresso è libero: siete tutti invitati!

SUSA

di Fabrizio Biolé

Alla faccia dell’annunciata fine del mondo, il 21 dicembre 2012 chi il mondo vuole cambiarlo si terrà per mano.

Sui 54 km che collegano Torino a Susa, infatti, migliaia di mamme, lavoratori, stranieri, bambini, disoccupati e tanti altri semplici cittadin* stringeranno le loro mani per creare una catena di solidarietà umana e ristabilire un nuovo equilibrio tra natura e artificio, giusto, responsabile e consapevole: questo è l’obiettivo del S.U.S.A., ovvero il Sentiero Umano di Solidarietà Artistica e Ambientale.

Un grande gesto artistico collettivo, preludio di una vera e positiva “ri-nascita”; una potente azione simbolica di riconciliazione fra Natura, Arte e Comunità, che dall’Italia si irradierà al mondo intero.

Alle h. 12.21, uomini e donne, giovani e anziani, italiani e immigrati che intendono preservare la naturale integrità del territorio in cui abitano si tenderanno la mano per tre minuti, dimostrando con un gesto tanto semplice quanto potente la meravigliosa grandiosità e fattibilità della loro idea di armonia tra natura, arte e comunità quale unico connubio capace di preservare il mondo per le generazioni future.

La scelta della Valle di Susa come luogo di arrivo del “sentiero umano” non è casuale, bensì altamente simbolica per la storia d’incontro, dialogo e integrazione tra culture e genti diverse di una storica vallata alpina sulla quale grava oggi la minaccia della Treno ad Alta Velocità.

Il TAV, un altro “sentiero” che ben poco ha d’armonioso – soprattutto per le aeree e le popolazioni che attraversa – mentre molto ha di lucroso – esclusivamente per le ditte e gli interessi che servirà.

Nell’intenzione dell’ideatore del SUSA, l’artista italiano Michelangelo Pistoletto (già esponente di spicco del movimento dell’Arte Povera), il progetto SUSA servirà a richiamare tutti e tutte a quella responsabilità e quella consapevolezza fondamentali per costruire insieme un futuro sostenibile per l’umanità e il pianeta.

Il Comitato Promotore e quello Organizzatore, inoltre, sono convinti che solo una simile mobilitazione, pacifica e che utilizza lo strumento dell’arte per comunicare la necessità del cambiamento, sarà in grado di far comprendere l’intima essenza del vero ed inequivocabile stretto rapporto tra i membri d’ogni comunità e i loro territori d’appartenenza.

La forza di tale legame, è la convinzione alla base del SUSA, contribuirà a costruire nuovi orizzonti di senso e concrete occasioni di giustizia e lavoro.

L’intero evento sarà a bassissimo impatto ambientale e si snoderà da Piazza Castello a Torino fino a Susa costeggiando fuori città la SS25.

È ancora possibile iscriversi all’iniziativa così da riservare il proprio posto lungo il percorso, basta collegarsi al sito www.sentieroumano.it in ogni caso l’evento prevede un programma ricco di eventi artistici e culturali che si svolgeranno lungo il percorso.

Io ci sarò, al chilometro zero, in piazza Castello a Torino.